lunedì 5 marzo 2018

Subvertising Lab-Borda Festival











  Quest'anno a Luca x il BordaFestival 
c'e' stato il laboratorio di Subvertising organizzato da me e #Nericomelanotte
in collaborazione di Mattia Pagliarulo, Federico Fabbri.
Come introduzione e conclusione  del lab ,ho scritto sta' cosa qua':
Il laboratorio è' una fucina rivoluzionaria creativa e iconoclasta.
Il laboratorio di Subertising* è aperto a tutti (meno che sbirri,fasci o istituzioni) ed è a offerta libera.( per coprire costi di viaggio, materiale e via via)
Il laboratorio di Subvertising* promuove il lancio di un sogno anticapitalista in azione.
Esso vuole essere una fonte d'ispirazione creativa e di diffusione di questa pratica.
*Il "SUB-VERTISING" termine anglosassone formato da Subvert (Sovvertire) e Advertising(pubblicità) cioè vuol dire SOVVERTIRE LA PUBBLICITÀ.
Si può chiamare anche "JAMMING CULTURE"(sabotaggio culturale) ed e'una vandalizzazione creativa delle pubblicita'.
Un azione di ribellione culturale contro il capitalismo e la sua propaganda consumistica.
Gli spazi pubblicitari come pensiline "sottovetro" e cartelloni,sono i moderni tabernacoli cosumistici
e fonti di regolamentazione sociale e economica.
Essi ci impogono un modello di vita da consumatore-cittadino-schiavo e invadono ampiamente lo spazio pubblico.
Son gestisti dall'agenzia dei transporti,le pubblicità sono prevalentemete quelle delle multinazionali e dei poteri più forti.
E' pura spazzatura visiva ,che direttamente e incosciamente diffonde obbedienza al sistema economico e sociale.(Vedi il film "Essi vivono"di J.Carpenter)
Sostituire la pubblicità con dei messaggi sovversivi vuol dire sabotare questi sistemi di controllo sociale.
Qualsiasi cosa incorniciata sottovetro, negli appositi spazzi pubblicitari o istituzionali,
veste un ufficiosità e lascia lo spettatore passivo di riceverne un messaggio (in questo caso quello di comprare).
Questa cosidetta "fucina rivoluzionaria,"workshop"o laboratorio del Subvertising,consiste essenzialmente in tre parti:
Una breve introduzione teorica (situazionismo e cultura sabotatrice), quella creativa (brainstorming e disegno)e l'azione finale
(uscire fuori e reinstallare il poster "sovvertito" nel posto dove era prima).
Si deve fare un minimo di ricerca sul territorio sociale/politico e poi sugli strumenti e attrezzi da usare per hackerare gli spazi pubblicitari
(brucole, pinze, colla da parati,scope,secchi) e un'occhiata alle tipografie vicine ed economiche.
Per il supporto cartaceo e i poster uno può rubare le pubblicità dai sottovetri per dipingerci sopra e poi rimetterle apposto modificate.
O stampare un lavoro già impaginato o scansionato digitalmente in dimensioni 120 x 175cm (fermate dell'autobus,pensiline ect) o i cartelloni pubblicitari 6x3 metri.
O uno può agire direttamente su di essi,con pali rulli e pennelli per vandalizzarli e modificarli attaccandoci sopra messaggi o immagini.(vedi B.L.F Suvertizers americani degli anni '70).
Per quanto riguarda le pensiline ogni città possiede una differente chiave x aprirle,in caso di Lucca abbiamo usato delle pinze.
Basta pinzare il piolo che c'è dentro il buco in fondo alla cornice del quadro sulla sinistra.
Comunque non è ben chiaro ancora quale sia la chiave giusta... la pinza però aiuta a aprirle tutte.
Come nota importante riguardante "l'azione di affissione" del poster direi che basta vestirsi da operai (come una tuta scura) indossando pettorine tutte uguali e cappelini con visiera
(la visiera aiuterà con un ombra a rendere il viso anonimo dalle cctv) questo vi darà una parvenza di "ufficiosità" e professiunalle :)
Come resoconto al Borda direi che S'è spaccato!: il Laboratorio di Subvertising è stato abbastanza partecipato.
Una quindicina di persone mosse da creatività e spirito dissacrante han prodotto 5 poster,uno più figo dell'altro.
Un brainstorming dettato da un giro di battute, interrotto da matite, pennelli, commenti pazzeschi e supercazzole varie.
Improvvisando l'uso di fili di erba e foglie strappate per colorare in verde marcio le vesti del soldato infame. (vedi effetto camuflage IO?SERVO)
Abbiamo dato una risposta al comics caratterizzato da una diretta propaganda militarista: soldati cosplay, carrarmati americani e un gioco di guerra sparato a tutta randa su uno schermo gigante all'entrata del festival.
Dipingendo con spirito libertariamente disertore: un fantastico poster chiamato "Io?Servo"INFAME e "INFINITY-empower the riot".
Che sono stati istallati a gli angoli opposti a una caserma degli sbirri, durante la notte seguente.
Ci son stati altri fantastici esempi di goliardia e satira come "Odora", nata x sbeffeggiare la pubblicità della Diadora.
E la" Compatta Premium" come critica all'ultra violenza dei nuovi motori di Infinity.
Qualcuno ha lavorato poi anche su la modella aliena (già presa di mira x il CRACK fumetti dirompenti - Rome Festival of Drawn and Printed Art) dei sanguinari Benetton, sempre impegnati a massacrare la popolazione Mapuche dalle loro terre in Cile.

  *tutti i lavori sono stati realizzati e installati collettivamente dai ragazzi del borda.

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